Amo scrivere.
Mi piace lasciare che i pensieri fluiscano da soli senza sovrastrutture, artefazioni, intermediazioni.
Mi piace sentire dentro di me nascere una storia, un personaggio, sentirne i pensieri e le emozioni.
A volte basta davvero poco per lasciare che la realtà lasci il posto alla fantasia.
Proprio come questa mattina di metà novembre!
Guardo le nuvole scorrere nel cielo e mi rendo conto che nonostante tutto la giornata è luminosa.
Un'ondata di luce invernale entra dalle grandi vetrate di casa.
L'erica da poco piantata sul balcone cresce rigogliosa incurante dello smog e dell'inquinamento, quasi fosse nel suo territorio naturale.
Mi viene in mente la brughiera.
Basta chiudere gli occhi e all'improvviso scompaiono i palazzi, scompare la ringhiera del balcone, le vetrate, le pareti di casa, il divano su cui sei seduto e ti ritrovi lì, immerso nella calma, nel silenzio, nei colori di quei campi infiniti.
Solo il rumore del vento e delle onde del mare che si infrangono sulle ripide scogliere.
Ti sembra quasi di poter sentire l'odore pungente della salsedine che si mescola al profumo selvatico dei campi.
Basta poco per viaggiare, per scoprire o ritrovare sensazioni lontane, apparentemente perdute o mai vissute.
Basta poco perché da quell'impulso nasca qualcosa.
Ed ecco che ritrovi il tuo personaggio, quello dei tuoi racconti, pronto a vivere un nuovo episodio della sua storia...
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